giovedì 16 febbraio 2012

Anche gli stupidi si sentono, occasionalmente, a disagio.



Oggi ho fatto la mia cazzata settimanale. Dalla strada giù in basso ho pensato fosse una cosa poetica salire fino a casa mia con giù la neve ghiacciata, dove i ragazzi scivolano col bob. Naturalmente la neve pressata con i - 17° della notte si trasforma in lastrone da incubo, ma io sono scemo e ho fatto finta di niente. La pendenza non si vede bene perché la foto presa dall'alto schiaccia l'immagine, ma in certi punti si fatica a farla a piedi con l'erba d'estate, figurarsi con la neve pressata e senza catene. La faccio in terza e poi seconda al pelo di gas, e man mano che salgo mi si fa lucido un futuro a rotoloni. Infatti sulla rampa finale arrivo troppo lento e appena do gas l'auto s'impianta. Metto dei fermi alle ruote e lego la corda a un albero, poi due ore di pala e fascine e qualche angelo che parlottava coi parenti defunti che sanno della mia situazione finanziaria. Alla fine riesco a portare la toyota al mio terreno, e la lascio lì senza il coraggio di guardarla nei fari...

Nessun commento:

Posta un commento