martedì 4 settembre 2012

Il cardinale Martini e l'eutanasia


Il cardinale Martini, persona che ha riscosso la mia simpatia, in relazione al contrasto con gli alti prelati della Chiesa cattolica escluso il cardinale Tettamanzi, altra persona perbene, è deceduto rifiutando l'accanimento terapeutico. Non è questo che mi ha colpito della sua morte, ma è il fatto che si sia fatto sedare. Ora è noto che qualsiasi forma di sedazione mortifichi la respirazione e il morbo di Parkinson determina la morte per soffocamento. La sedazione, di conseguenza, accelera la morte del paziente ed è da considerarsi, almeno nel caso di questa patologia, una forma particolare e ipocrita di eutanasia. Ipocrita per chi è contrario all'eutanasia così come è stato contrario il cardinale Martini. Lo stesso discorso è applicabile anche a ciò che è avvenuto per Papa Wojtila...

Mi dispiace, in questo caso, dover difendere la verità dei fatti, ma un cristiano che sia pervaso da una fede genuina affronta la morte a testa alta o a testa bassa in dipendenza della qualità del proprio vissuto, ma non si fa sedare. Che pensereste del Cristo se questi si fosse fatto fare, sulla croce, un'iniezione di morfina?

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