È singolare che la pigrizia di uno che scrive storie, invece che allungarne pigramente l'azione, lo disponga ad accorciarla. Si potrebbe dire che l'indolenza di chi scrive sia rapidissima nel concedergli di esprimere i propri limiti.
martedì 26 febbraio 2013
La memoria del mondo
Oggi sono andato a trovare mio nonno il quale, insieme ad altri sopravvissuti, è la memoria di questo quartiere popolare. Se i vecchi sono sopravvissuti significa che ci sapevano fare, mi dicevo, mentre salivo le scale fino all'ottavo piano senza ascensore. È per questa ragione che lui non esce di casa da tanti anni. Così ogni tanto lo vado a trovare, dopo le telefonate dei vicini che avvisano sul numero dei giorni che si sbraccia dalla finestra chiamando aiuto. Mio nonno è uno che la sa lunga, e non si lascerebbe morire facile. Avevo con me qualche sparuta cibaria da portargli, perché anche noi ce la passiamo male, in questo mondo di ricchi sfondati. Mio nonno li ha sempre votati, e anche noi su suo consiglio. Mio nonno è la memoria del mondo, e noi non possiamo non dargli ascolto...
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