È singolare che la pigrizia di uno che scrive storie, invece che allungarne pigramente l'azione, lo disponga ad accorciarla. Si potrebbe dire che l'indolenza di chi scrive sia rapidissima nel concedergli di esprimere i propri limiti.
domenica 24 marzo 2013
Sui confini
Questa cosa del dover essere giudicati dagli spruzzi del fango di dove si è nati mi fa un poco incazzare, perché chi è imbastardito come io sono dal fango di più terre, si ritrova con l'essere disprezzato ovunque vada. Una nonna pugliese, un'altra emiliana, un nonno milanese e l'altro comasco mi hanno infangato di internazionalità. Sarà per questo che detesto i confini, a qualsiasi ordine essi appartengano.
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