mercoledì 6 marzo 2013

Una grandiosa intelligenza


Che cosa strana è invecchiare, ci si sente parte di un mondo che in qualche sua parte invecchia come te. A volte più lentamente di te, altre volte in velocità, tutto mostra di essere fatto delle stesse cose di cui sei costituito tu, facendo sospettare che solo quello che chiamiamo pomposamente raziocinio ci divida dall'armonia nella quale il resto del mondo sa di esserci. Un raziocinio capace di far dire al nostro pensiero che gli animali sono macchine a così basso grado di sofferenza… da potersi sfruttare senza alcun senso di colpa, e che la verità ha la stessa consistenza della cicca, da masticare per darle la forma che si desidera, gonfiandola ogni tanto come il pallone che noi stessi siamo dopo averla gonfiata. Raziocinio che è l'unica cosa che ci differenzia dal mondo animale, col quale ci permettiamo di confrontarci per sancire la nostra superiorità, come se ci si potesse misurare con altri che non condividono una qualità che abbiamo soltanto noi umani. Nessun pesce ci riterrebbe esseri inferiori solo perché a noi mancano le pinne. Raziocinio del quale andiamo fieri nel brindare alla nostra superiorità, tra una guerra e l'altra. Oggi siamo alla guida di una gigantesca macchina distruttrice, alla quale non abbiamo messo i freni perché il progresso non deve arrestarsi mai, e lo spettacolo della nostra fine deve continuare non per insegnare ai nostri eredi cosa non dovranno essere, ma per lasciar loro il ricordo, che è anche una precisa misura, della nostra grandiosa intelligenza.

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