mercoledì 24 aprile 2013

Acquisire senza comprendere

Gli adulti si riempiono d'orgoglio quando i loro figli si dedicano allo studio. Non ha importanza che lo studiare sia un memorizzare senza la necessità di comprendere, in quella memorizzazione, quale sia il filo conduttore capace di legare tra loro le nozioni acquisite in modo da avere, davanti allo sguardo dell'intelligenza, un quadro generale nel quale i particolari di cui è composto formino un'immagine priva di contraddizioni. Chi non è intelligente a sufficienza non sarebbe comunque in grado di notarle quelle contraddizioni. In fondo, le parole dette a memoria sono così affascinanti e non inciampano mai nel dubbio, anche se il loro destino è quello di cadere faccia a terra, prima di riuscire a immaginare quale possa essere un possibile traguardo da raggiungere. È per questo che gli adulti sono così orgogliosi dei propri figli che studiano, perché anche loro quando hanno studiato lo hanno fatto nello stesso modo: quello che mastica la verità gonfiandola fino a farla scoppiare del vuoto che c'è al suo interno e che fa ammettere, in una certezza priva di fessure, che la Verità vera non esista.

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