giovedì 12 settembre 2013

Il gelido soffiare del dubbio

Alcuni pescano le loro idee nello sgabuzzino dove trema l'ispirazione, altri le prendono in una stanza dove stanno ordinate per colore, come fossero in un negozio che vende camicie e cravatte, e qualcuno le estrae dall'enorme biblioteca che ha ereditato dal proprio aver vissuto a occhi spalancati. Io, invece, dalle idee devo difendermi; mi assillano senza darmi tregua, affollandomi la mente di cose prive di interesse, e allo stesso modo in cui una tempesta di sabbia deposita il nulla del deserto sulla sabbia... queste idee stratificano una sull'altra come ere geologiche dalle quali si può dedurre, carotaggio alla mano, quanto uno è stato fesso. Dunque il mio impegno creativo non sta nel pescare idee dal mistero dell'ispirazione ma, piuttosto, nello scavare il pattume geologico alla ricerca della pietruzza colorata che luccichi. Quando ne ho trovata una la lucido per bene con lo straccetto del sentimento, inumidito dalle lacrime di commozione per averla scovata, e la ripongo con cura nella mia adorata collezione di vetrini sacri, incollati tra loro col piombo del sacrificio, per potere, in un lontano giorno, chiudere l'alta finestra della mia chiesa personale, che si lascia infiltrare dal gelido soffiare del dubbio.

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