domenica 29 settembre 2013

Lo scrivere per...


Si può scrivere per lasciare il ricordo dello spessore della propria intelligenza, per giustificare le proprie scelte, per prendersela con le scelte altrui, per migliorare la propria futilità, per spiegare come si monta una radio, una donna, della panna, per esercitarsi a fare incazzare il mondo, ma la verità della scrittura sarà sempre oltre i nostri bisogni perché si è data il compito di facilitarne l’attuazione. Avete presente quando, al cesso, se non si legge qualcosa non ci si riesce a rilassare? Ecco… gli scrittori delle “AVVERTENZE”, sui fusti di detersivo, su questo contano per essere letti… Chi oserebbe dire che non siano scrittori che conoscono il fatto loro?

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