mercoledì 2 ottobre 2013

Dodici modi per frugare nei cassonetti senza essere un web writer

Il primo problema che un web writer deve quotidianamente affrontare non si discosta da quello che assilla ogni persona che è andata in pensione dopo l'ultima riforma pensionistica: la sopravvivenza. A questo fine il web writer inclina tutta la sua arte, incentrandola sulla cattura dell'interesse di un'utenza di lettori - scrittori che, a differenza delle mosche, non s'impiglia facile nella rete tesa da chi sa che strada deve percorrere chi è interessato a sviluppare quelle doti che trasformano un semplice disperato in qualcuno che porta a casa un tozzo di pane e un cespo d'insalata, anche se ha le foglie annerite sui bordi. Per questo, appena alzato dal letto, il web writer affila la creatività con la quale tesse un argomento interessante, immaginando i bisogni altrui nel tentativo di risolverli attraverso dinamiche sorprendenti. Dall'altro lato del palcoscenico, dove l'esistenza fa scricchiolare le assi per fare inciampare gli attori, gli altrui attori stanno risolvendo i loro problemi alla fonte, là dove c'è il nutrimento che consente alle anime di tirare avanti con la dignità che consiglia di non buttarsi a pesce sui cassonetti del mercato ortofrutticolo, ma di appostarsi nei loro pressi pregando un invisibile cielo che il fruttivendolo non abbia voglia di sfrondare il marcio della robaccia che commercia, e butti via il tutto senza conservare il verde cuore, ancora intatto, nascosto all'interno di tutto quel marciume. Contemporaneamente i pianeti insistono a ruotare, soddisfacendo i bisogni delle galassie che ammiccano simpatiche alla vista di tanta bellezza, perché l'intero universo esiste dovendo affrontare gli stessi problemi che fanno tremare le ginocchia del mondo; lo stesso tremolio che fa sembrare il pulsare delle stelle un occhiolino di simpatia verso le umane disgrazie.

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