martedì 26 novembre 2013

Un piccolissimo problema da risolvere

Sapeva di trovarsi immerso in un sogno, ed era evidente che fosse il sogno che nello stato di veglia aveva sempre desiderato potesse divenire realtà. 
Tutto era immerso nel più totale candore, la luce aveva cancellato tutte le ombre penetrando nei più celati anfratti del sotterraneo mondo, quello dove il male si annida. Solo la purezza di intenti splendeva, nel suo essere libera per aver rinunciato alla malvagità. I demoni del desiderio sfrenato si erano arresi all'evidenza, e tutto l'esistente non cercava altro che la propria perfezione. Il male aveva finalmente capito di non avere altra scelta che quella di redimersi. Una redenzione scritta nel destino di tutte le ribellioni che affidavano, alla propria cieca volontà, la realizzazione di una libertà che, per essere, aveva bisogno di piegare tutte le possibili libertà degli altri individui ai propri desideri.
Si guardò intorno senza alcun timore, nel compiacimento dato dal vedere che tutte le persone camminavano con calma, come faceva lui, sorridendo nello sfiorarsi di quell'identica libertà che ognuno portava dentro di sé. 
Ondate di piacere percorrevano un sentire comune che si era aperto ai voleri di un Cielo libero che era diventato di tutti. 
Mai più il dolore avrebbe trafitto una natura umana che aveva cessato di essere piagnucolante nell'autocommiserarsi.

Gli era rimasto solo un piccolissimo problema da risolvere, perché quell'andare tutti quanti nella stessa unica direzione, col sorriso stampato sulle labbra, gli ricordava il film sugli zombie che aveva visto, non senza qualche inquietudine, prima di essersi addormentato.

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