domenica 12 aprile 2015

Urla di vittorie che saranno presto dimenticate

Un mondo affollato di esseri, ognuno con la propria coscienza che si arricchisce vivendo.
Un pianeta meraviglioso, casa di diversità che sembrano senza fine fanno da scenario a un vivere difficoltoso, dove intelligenze vorrebbero poter dare risposta agli interrogativi sollevati dall'esistenza.
Moltitudini di scienziati ipotizzano teorie, senza chiedersi quali siano i princìpi normativi, perché fissi, rispetto al tutto in perenne movimento attorno al proprio asse.
E intanto lucidano il tostapane cromato che hanno messo sul piedistallo delle proprie incertezze.
Preti che non credono e fedeli che fingono di credere, si riuniscono nelle chiese a stringersi la mano, mentre lo sguardo sfuggente della loro coscienza vorrebbe raggiungere l'uscita e arrendersi al sole.
Un inferno vuoto che fa da contraltare a un Paradiso affollato è la nuova religione, che al cancello della sua entrata ha la boccia di vetro che contiene le verità da masticare, acquistabili da monete pesanti come i rimorsi.
Quanto potrà durare ancora la meraviglia di questo pianeta non è dato sapere, ma tutti sentono un fiato raggelante sul collo, che è respiro di una natura stanca, ma in agguato dietro alle nostre orecchie sorde, e pronta a coprire di radici nuove i nostri misfatti.
Altre umanità verranno dopo questa, e i vortici di altre distruzioni ruoteranno attorno ai princìpi fissi che sono norma per l'intero universo.
Altri cuori pulseranno, umani e animali, spingendo sangue che sarà ancora versato davanti alle urla di vittorie che saranno presto dimenticate.

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