giovedì 31 dicembre 2015

Caro anno nuovo...

Dovrò stare stringato a chiedere cose al nuovo anno, altrimenti quello non mi esaudisce: vorrei che il vandalo del campo grande che coltivo inciampi mentre mi sta versando l'acido di una batteria esausta sulla corteccia di un albero, e finisca contro la corteccia rugosa con la faccia, mentre la pesante batteria da autoarticolato gli scivolerà di mano... finendo con lo spigolo sul suo alluce infreddolito dal gelo montano, ma poiché sono tendenzialmente buono accetterò il destino avverso, quello che non mi sostiene mai, e il tremendo dolore che patirà durerà solo il tempo che impiegherà l'acido a corrodergli il piede (circa quattro giorni nei quali al campo non andrò per non avere sensi di colpa). Al quinto giorno mi recherò in Chiesa a confessarmi, dicendo al prete di avere avuto alcuni pensieri impuri, e credo in un paio di Ave Maria di ritornare a sperare nei piani alti, quelli aristocratici dove il buffet è scontato, del Paradiso. :D

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