mercoledì 2 dicembre 2015

Con la bava alla bocca

Ci si accontenta di vivere alla ricerca della felicità che, quando arriva, svanisce in fretta come tutti gli stati d'animo non sostenuti dall'intelligenza. Poi ci si ammala e si bestemmia, accusando un Dio al quale non si crede di essere ingiusto perché non ha colpito, al posto nostro, il nostro vicino di casa che è più brutto di noi e meno intelligente. Chi sta male vede gli altri allo stesso modo in cui chi ha bucato una gomma sull'autostrada vede gli altri automobilisti come fossero esseri felici e spensierati... che non hanno bucato mai.
Si sa niente di come vada la vita dopo la morte, si sa poco anche della vita che si sta vivendo a fatica, ma nonostante questa scarsa conoscenza della realtà, e delle leggi che ne governano lo svolgimento, tutti si ergono a giudicare il Mistero che ci concede la libertà di scegliere chi essere e come esserlo, pronti a sentirci superiori all'Intelligenza universale che è causa della nostra individuale.
Siamo esseri piagnucolosi che hanno gli occhi iniettati di sangue colmo d'odio, e che fingono di essere buoni e altruisti dimenticando, in questa finzione, di risucchiare la bava che cola dalle nostre bocche desiderose di cibarsi della felicità altrui, che immaginiamo sia negata al nostro cuore.

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