domenica 7 febbraio 2016

Non più umano

— Mamma! Mamma!— gridava la sua voce interiore, ché la sua bocca era rimasta nella bara, prigioniera di due labbra incollate col cianoacrilato dal giovanotto delle pompe funebri.
— Mamma mamma!— insistette, non potendo accettare che la sua mamma non fosse lì ad accoglierlo nell'abbraccio tiepido che gli avrebbe ricordato la vita.
— Mamma dove sei?— ripeté flebile un'ultima volta, sperando che la solitudine gli tenesse compagnia.
Intanto la bruma dell'anima si disperdeva a cercare il corpo che aveva lasciato al buio, e restava il suo spirito, figlio del Mistero, che non lo avrebbe mai abbandonato.

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