domenica 21 agosto 2016

Senza potersene accorgere


L’inferno inizialmente dà, a tutte le anime che ospita, l’impressione di essere gli unici ospiti a dover scontare i peccati dell’intera umanità, per questo è chiamato inferno.

— Me vi rendete conto?— disse l’ultima arrivata a un interlocutore invisibile

— Non riuscirete a imbrogliarmi, è la logica che me lo assicura, ed è la stessa logica che consente agli inferi di esserci
— 
— È evidente come non sia possibile infierire con una pena eterna su degli esseri che hanno sbagliato solo in un’esistenza limitata nel tempo—

Un voce, tagliente come una lama, tanto affilata quanto incapace di brillare, le rispose

— Qui non sono comminate pene, sono le stesse anime a infliggersele, per il tempo che credono sia loro necessario
— — E la prima delle pene è data dal desiderare nonostante non si disponga più di un corpo che possa soddisfare quei desideri—

L’anima entrata per ultima nelle spire delle ripercussioni esistenziali si guardò addosso, accorgendosi che il corpo che stava vedendo era solo un riflesso della sua immaginazione, come era stato quando essa era in vita, ma senza alcuna possibilità di potersene accorgere.

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